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Fin dove possiamo (e dovremmo) spingerci con i robot?

I membri del Parlamento Europeo stanno per votare le norme che disciplinano il futuro dell’intelligenza artificiale (AI) e della robotica.

“L’umanità è alle porte di un’epoca in cui robot sempre più sofisticati, bot, androidi e altre manifestazioni dell’intelligenza artificiale (AI) sembrano pronti a scatenare una nuova rivoluzione industriale che rischia di non lasciare intatto nessuno strato della società.”

Il maggio scorso è stata pubblicata la mozione originale per una risoluzione del Parlamento Europeo, che comprende raccomandazioni alla Commissione sulle norme di diritto civile sulla robotica. Questa relazione completa offre una lettura davvero interessante.

Essa esamina inoltre i vantaggi dei robot:

  • Efficienza e risparmio in una vasta gamma di settori
  • L’evitare che gli esseri umani si espongano a situazioni di pericolo
  • Il potenziale per una prosperità praticamente illimitata.

E le preoccupazioni in merito:

  • Il futuro dell’occupazione
  • Il potenziale per una maggiore disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza
  • La sicurezza fisica e le possibili conseguenze di un fallimento o hackeraggio del sistema
  • La protezione dei dati personali e della privacy.

Inoltre evidenzia che un futuro con i robot sta diventando realtà:

  • Nel 2014, le vendite di robot sono aumentate del 29%, il più alto incremento annuale di sempre
  • I brevetti depositati annuali per la tecnologia robotica sono triplicati negli ultimi dieci anni.

Potreste diventare (parte) di un robot uno giorno

Alcuni degli aspetti più interessanti della mozione trattano le possibilità future: i robot un giorno potrebbero “riparare” o migliorare gli esseri umani.

Personalmente non abbiamo problemi con la robotica che aiuta le persone a vedere, sentire, parlare, camminare e altro ancora – cose che già accadono – ma quando si tratta di migliorare l’uomo, è tutta un’altra cosa. La relazione riconosce che l’uso della robotica per migliorare gli esseri umani è una questione complessa e richiede:

“Comitati sull’etica in merito ai robot in ospedali e altre istituzioni sanitarie incaricati di esaminare e assistere nella risoluzione di problemi etici insoliti e complessi che coinvolgono questioni che riguardano la cura e il trattamento dei pazienti.”

Ci preoccupa il fatto che queste commissioni dovranno lavorare in modo indipendente, con diverse culture all’interno di diversi paesi disegnando la linea etica a diversi livelli. Mentre la relazione non prevede linee guida per aiutare con la realizzazione e il funzionamento di questi comitati, non sono sicuro che si spinga abbastanza lontano – soprattutto se si considera che c’è in gioco il futuro della razza umana.

Mentre si sviluppa la discussione sull’impatto dei robot negli ospedali, la mozione rileva inoltre che i medici che utilizzano i robot avranno bisogno di formazione e di una preparazione adeguata. E come la mettiamo con la formazione e la preparazione adeguata per i robot? Chi deciderà quando sono pronti ad assumere il ruolo di un medico? E sarà applicato in modo consistente in tutti gli ospedali?

Il robot potrebbe superarvi

Si può pensare che stiamo prendendo la cosa troppo sul serio quando diciamo che è in gioco il futuro della razza umana. Ma la relazione stessa riconosce che …

“… nel giro di pochi decenni l’AI potrebbe superare la capacità intellettuale umana in un modo che, se non siamo preparati, potrebbe rappresentare una sfida per la capacità dell’umanità di controllare la propria creatura”

Inoltre rileva che una conseguenza di ciò potrebbe essere che un robot ottenga la …

“capacità di essere responsabile del proprio destino e di garantire la sopravvivenza della specie”

Si inizierà con la robotica che semplicemente migliorerà parte dell’essere umano. Nel corso del tempo questo si evolverà a entità robotiche che difficilmente saranno prodotte dall’essere umano. Ciò potrebbe minacciare la nostra esistenza se non siamo preparati. Ci piace il fatto che la mozione citi anche Isaac Asimov:

“Le Leggi di Asimov devono essere considerate come rivolte ai progettisti, produttori e operatori di robot, dal momento che tali leggi non possono essere convertite in codice della macchina”

Abbiamo tutti bisogno di regole

Probabilmente avete familiarità con le Leggi di Asimov. In caso contrario, la BBC le riassume bene:

  • Un robot non può danneggiare un essere umano o, attraverso l’inazione, permettere che un essere umano riceva danno
  • Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani a meno che tali ordini non contravvengano alla prima legge
  • Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la prima o la seconda legge

La mozione traduce queste leggi in una serie completa di regole per progettisti e utenti. Per i progettisti, queste comprendono:

  • Introdurre principi affidabili di design del sistema e di privacy già in fase di progettazione
  • Creare robot che siano robot, ovviamente
  • Assicurarsi che essi rispettino i principi etici e di legge, e che le loro decisioni possano essere tracciate e ricostruite
  • E, cosa più importante, prevedere un interruttore di spegnimento!

E per gli utenti:

  • Rispettare le esigenze emotive degli esseri umani
  • Prendere in considerazione il diritto alla privacy
  • Rispettare i principi etici e la legge
  • Non modificare qualsiasi robot in modo che possa funzionare come arma.

Ora quest’ultimo punto ci ha fatto rizzare i capelli in testa. Esso, nella sua essenza, riconosce che questo è ciò che è in realtà sta per accadere. Possiamo davvero evitare che succeda?

I robot sono già una parte della nostra vita quotidiana, e dobbiamo aspettarci di vederne molti di più nei prossimi anni. Non tutti ci somigliano – perlopiù si tratta di dispositivi, veicoli, macchine, …

La consapevolezza che i robot rappresenteranno una minaccia è un punto importante nell’evoluzione umana. Quello che ci riserva il futuro è nelle nostre mani, gli esseri umani … almeno per ora!