Endpoint Protection Best Practices to Block Ransomware
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Report: Le best practice dell’Endpoint Protection per bloccare il ransomware

Massimizza l'efficacia delle tue difese anti-ransomware con queste sette best practice per la protezione degli endpoint.

Nel nostro recente sondaggio condotto su 5.000 responsabili IT in 26 paesi, il 51% degli intervistati ha rivelato di essere stato colpito da ransomware nell’ultimo anno. Nel 73% di questi incidenti, gli aggressori sono riusciti a cifrare i dati. Inoltre, il costo globale medio per porre rimedio a questi attacchi è stato di $ 761.106.

Una soluzione di protezione degli endpoint è uno dei metodi più efficaci per proteggersi dal ransomware, ma solo se è configurata correttamente.

La nostra nuova guida, “Le best practice dell’Endpoint Protection per bloccare il ransomware”, analizza come funzionano gli attacchi ransomware, come possono essere fermati e le best practice per configurare la tua soluzione endpoint per la protezione più efficace possibile.

Sette best practice dell’Endpoint Protection per bloccare il ransomware

Per massimizzare l’efficacia delle tue difese anti-ransomware, ti consigliamo di:

  • Attivare di tutte le policy e verificare che tutte le funzionalità siano abilitate. Sembra ovvio, ma questo è un modo sicuro per ottenere la migliore protezione dalla tua soluzione endpoint. Assicurati di abilitare le funzionalità che rilevano le tecniche di attacco fileless e il comportamento del ransomware.
  • Rivedere regolarmente le tue esclusioni. A volte le esclusioni vengono utilizzate per rispondere alle lamentele degli utenti che ritengono che la tua soluzione di protezione stia rallentando i loro sistemi. Il malware che riesce a farsi strada nelle directory escluse avrà probabilmente successo proprio perché è escluso dal controllo.
  • Abilitare l’autenticazione a più fattori (MFA) nella console di sicurezza. La MFA fornisce un ulteriore livello di sicurezza dopo il primo fattore, che spesso è una password.
  • Assicurarti che che ogni endpoint sia protetto e aggiornato. Controllare regolarmente i tuoi dispositivi per sapere se sono protetti e aggiornati è un modo rapido per garantire una protezione ottimale.
  • Mantenere una buona igiene IT. Questo non solo riduce il rischio di sicurezza informatica, ma può farti risparmiare molto tempo quando si tratta di porre rimedio a potenziali incidenti in futuro.
  • Dare la caccia ai nemici attivi sulla tua rete. Gli attori maligni sono più astuti che mai. Sfrutta le tecnologie di rilevamento e risposta degli endpoint (EDR) nella tua soluzione endpoint per identificare le minacce avanzate e i nemici attivi e intraprendere azioni rapide per fermarli.
  • Colmare il divario con l’intervento umano. Gli hacker in genere trascorrono del tempo esplorando la tua rete prima di distribuire il ransomware. Il modo migliore per rilevare questa attività dannosa è combinare l’esperienza umana con la tecnologia avanzata degli endpoint.

Queste best practice e altre ancora sono trattate più dettagliatamente nel nostro nuovo white paper sulle “Best practice dell’Endpoint Protection per bloccare il ransomware”.

In che modo Sophos ti protegge dal ransomware?

Sophos Intercept X racchiude tutte le funzionalità di cui hai bisogno per proteggere la tua organizzazione da attacchi ransomware avanzati come Ryuk, Sodinokibi, Maze e Ragnar Locker.

  • Il deep learning identifica e blocca le varianti di ransomware note e sconosciute
  • La tecnologia anti-exploit interrompe la distribuzione e l’installazione del ransomware
  • CryptoGuard identifica e ripristina la cifratura non autorizzata dei file

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DOWNLOAD: Rapporto completo “Best practice dell’Endpoint Protection per bloccare il ransomware ” ►

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