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Piccoli virus crescono, ovvero un anniversario da non festeggiare: il Mobile Malware compie 10 anni

Sophos Mobile Security

Da Caribe a KongFu, programmi malevoli dai nomi esotici attaccano i nostri cellulari ormai da un decennio: da Sophos 5 consigli per mettere al sicuro i nostri smartphone

In principio erano i telefonini. E dopo di loro, nel giugno 2004, è arrivato il primo virus: il suo nome era Caribe e la sua funzione quella di infettare i cellulari di malcapitati utenti, riprodursi e attaccarne altri.

Negli anni seguenti, numerosi programmi infetti si sono susseguiti in rete, tentando ogni volta di violare la sicurezza dei telefonini: nel 2005 Drever si spacciava per un antivirus russo, nel 2007 FlexSpy sfruttava chiamate entranti per inserirsi nel sistema operativo e nel 2009 è stata la volta di Ikee, che arrivava dalla lontana Australia.

Quando poi, con l’avvento degli smartphone, i telefonini sono diventati intelligenti, anche i virus hanno aguzzato l’ingegno: nel 2011 DroidDream ha trasformato in un incubo l’esperienza mobile, nel 2012 KongFu ha sferrato i suoi attacchi tramite i giochi più popolari mentre oggi, nel 2014, è Koler a ingannare gli utenti con il messaggio “il tuo telefono è stato bloccato per motivi di sicurezza”.

In un simile panorama, il Mobile Malware non spegne solo le sue prime 10 candeline… ma anche la serenità degli utenti, che ormai affidano agli smartphone la loro vita.

Tuttavia, per combattere i virus senza rinunciare ai vantaggi della tecnologia, Sophos consiglia alcuni semplici accorgimenti che possono fare la differenza:

1. Aggiornare con regolarità i sistemi operativi. È la regola imprescindibile per garantire migliori prestazioni e un maggior livello di protezione da malware di nuova generazione.

2. Connettersi solo a reti Wi-Fi sicure. Una rete Wi-Fi non protetta è come un buffet su cui non si sa cosa si può trovare: un utilizzo consapevole della rete consente invece di tenere sotto controllo i propri dispositivi.

3. Installare app scaricate da risorse affidabili. Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio: gli store ufficiali forniscono app maggiormente controllate.

4. Mantenere alte le impostazioni di sicurezza. È opportuno prestare attenzione ai livelli di sicurezza impostati sullo smartphone, soprattutto se applicazioni di cui non si conosce l’origine richiedono di abbassarli.

5. Installare software di protezione. L’attenzione e il buon senso fanno sicuramente parte delle regole base per mantenere gli smartphone “in buona salute”. Tuttavia, è consigliabile installare software di protezione in grado di identificare e bloccare le applicazioni malevole prima che queste possano danneggiare dati importanti. In particolare, Sophos Mobile Security offre un software di protezione affidabile e facile da utilizzare, scaricabile gratuitamente da Google Play.

Per saperne di più sui pericoli della rete e proteggersi al meglio dalle loro insidie, inoltre, Sophos mette a disposizione la versione in italiano del suo “Threatsaurus”, un glossario dalla A alla Z delle minacce a cui sono esposti computer e dati. È possibile scaricare il Threatsaurus cliccando sul link:

http://www.sophos.com/it-it/medialibrary/PDFs/other/sophosthreatsaurusaz.ashx

 

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