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Gli Stati Uniti in testa alla classifica della “Sporca Dozzina” dello Spam

Secondo la ricerca effettuata da Sophos, si tratta di un problema globale

Il blog Sophos Naked Security ha pubblicato la sua Dirty Dozen, la “sporca dozzina” delle nazioni spammer, la “Spampionship” league table del 2013.

Ancora una volta in testa alla classifica ci sono gli USA con il 14,5 % del volume totale di spam generato negli ultimi tre mesi dello scorso anno. Al secondo posto si è piazzata la Cina, che rispetto all’ultima ricerca, ha ridotto il suo gap, balzando dal 4,6% al 8,2%, mentre la Russia è passata dal 3% al 5,5 % nel Q4.

I risultati della Dirty Dozen sono stati compilati dai SophosLabs con il fine di mostrare quali sono i maggiori volumi di spam inviati nel mondo nel corso dell’ultimo trimestre del 2013.

“Il messaggio piu’ evidente che ci arriva dalla Dirty Dozen è che quello dei computer “zombificati” che inviano spam,è davvero un problema globale”, dice Paul Ducklin, Sophos Senior Security Analyst, che aggiunge: “A parte l’Africa, ogni parte del mondo è fortemente rappresentata.”

Gli spammer non inviano spam personalmente: usano botnet oppure “zombie armies” di computer infettati da  malware per distribuire spam, quasi sempre all’insaputa dei proprietari dei PC.

“Nella maggior parte dei casi, i paesi presenti nella Dirty Dozen lo sono perché una proporzione statisticamente rilevante dei loro abitanti fanno business online, utilizzando computer che sono attivamente infettati da malware remote-control”, afferma Ducklin, “cosicché l’aspetto dello spam è solo un sintomo, l’inizio del problema, il malware zombie significa che i criminali sono già entrati. Sta a voi buttarli fuori.”

Passando alla tabella Spampionship dei Paesi che mostra il rapporto tra la quantità di spam generato e il numero di abitanti, i dati indicano lo “spamminess” medio per persona rispetto a quello degli USA. I risultati mostrano che la situazione è rimasta abbastanza stabile. La Bielorussia, ad esempio, ha mantenuto il suo primo posto: un computer che si trova in questo Paese ha una probabilità di inviare spam più di 10 volte superiore rispetto a quanto accadrebbe si trovasse negli Stati Uniti.

Altri paesi, come Uruguay, Taiwan, Lussemburgo e Macedonia, hanno continuato a posizionarsi nella top 12. L’unica variazione significativa riguarda il Kuwait, con dati che mostrano quasi un aumento triplo dello spam pro capite, aumentando l’indice, rispetto agli Stati Uniti, da 2,01 a 6,07, portandosi così al secondo posto in classifica.

La Spampionship League Tables non vuole suggerire che le singole nazioni siano attivamente coinvolte nell’invio illegale di spam, ma è stata concepita per accrescere la consapevolezza di quanti computer sono potenzialmente soggetti a infezione da parte di malware di inoltro dello spam.

Tutti i dettagli relativi alla Sophos Spampionship Dirty Dozen League Table sono disponibili su Naked Security.

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